Io arrivo sempre un po' dopo, ma perdonate i miei tempi!! Ecco lo spettacolo che ho visto domenica per non dimenticare. Patricia nella città di Zero.
“
Sapete perché gli zingari non invecchiano mai? Perché rinascono sempre. Per
partire bastano poche cose in una valigia piccola e in testa sempre una
canzone.”
Patricia
Stanovic decide di partire verso Zero, la città sognata dove tutto può
ricominciare. Decide di partire senza salutare nessuno, di nascosto e da sola.
Dopo
sette giorni di viaggio, arriva a Retg, dove prenderà il treno giallo, che
porta a Zero.
Patricia
è lo zingaro che è in noi, con la forza di andare avanti sempre e comunque
nonostante le avversità e le difficoltà della vita, senza arrendersi mai.
“I
tuoi occhi sono pericolosi bambina mia perché sono verdi come quelli dei Gagè”
La
nonna le ha raccontato del campo di concentramento di Auschwitz dove vennero
deportati nel 1943 gli “zingari”, un campo dentro un campo, con baracche e due
latrine.
La
storia che preferisce è quella del 16 maggio 1944 quando le SS decidono di
liquidare lo Zigeunerlager, ma si trovano di fronte uomini che combattono e
donne che si lanciano per proteggere i propri figli.
Le
Ss rinunciano allo stermino e si ritirano.
“E
allora fu festa! Dentro campo di filo spinato, dentro occhi e bocche di zingari
tornò la speranza e nessuno disse niente quando violini e fisarmoniche si
misero a suonare”
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