sabato 2 marzo 2013

Pensieri sparsi...disgrafia.

"Quando andiamo in vacanza siamo abituati a scegliere le mete in base a ciò che vogliamo visitare...
Ci sono alcuni viaggi in cui, però, non è tutto così facile da programmare:pensi di avere la valigia pronta per andare al mare ma, ti accorgi che l'atterraggio è avvenuto in montagna...
Non eri preparato perchè pensavi di arrivare al mare, ma hai imparato in poco tempo ad adattarti e hai sicuramente trovato molti aspetti positivi anche in questa meta imprevista.
...un giorno ti accorgi o ti dicono che tuo figlio ha bisogno di aiuto.
...Cerchi di sapere dove andare, cosa fare, come comportatri. A volte ti senti anche in colpa per non averlo capito. Incontrerai persone che ti giudicheranno e non ti capiranno ma anche persone che ti sapranno ascoltare.
Questa guida vuole essere una valigia: aprendola troverete tutto ciò che è importatnte sapere per affrontare con serenità e consapevolezza il resto del percorso.
...distinguete sempre il compito dall'obiettivo ed apprezzate quello che è, invece di arrabbiarvi per quello che non è.
...provate a guardarlo da un'altra prospettiva e divertitevi a scoprire e valorizzare i suoi punti di forza."

Ho riportato alcune frasi tratte dalla guida dell'aid ( www.aiditalia.org) che mi ha regalato la psicologa che ha seguito mio figlio e che esprimono al meglio quello che mi è passato per la testa in questi giorni e sapere che anche altri lo hanno pensato, fa stare meglio, non mi fa sentire sola.
Ovviamente mio figlio, come la maggior parte dei bambini con problemi di apprendimento, sono bambini intelligenti, il suo q.i. è 93%
Come vi avevo detto il nostro percorso è stato consigliato da un professoressa, ci siamo rivolti ad una neuropsichiatra e poi ad una psicologa, non c'è stato bisogno della logopedista. Dopo una breve intervista al bambino e a me, c'è stata la valutazione a livello cognitivo generale, le abilità scolastiche strumentali, ossia lettura, scrittura e calcolo; linguaggio e funzioni cognitive di base, ossia attenzione, memoria e prassie.
Qualche giorno fa siamo andati poi a fare il colloquio conclusivo e abbiamo ritirato la relazione scritta poi consegnata in segreteria e ai professori.
Ed ora siamo in attesa di essere contattati dai docenti per controllare insieme il piano didattico personalizzato, PDP, ossia un contratto condiviso tra docenti, istituzione scolastiche, istituzioni socio-sanitarie e famiglia per individuare un percorso personalizzato con le strategie che possono aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati.
Vi elenco alcuni dei consigli che mi ha dato la psicologa:
- non sentirsi mai in colpa ( a volte è dura perchè il senso di colpa c'è sempre, soprattutto per me si trasforma in senso di inadeguatezza e di incapacità di non aver capito prima, visto che ora per la disgrafia non si può fare nulla)
- parlare molto con lui, leggere con lui, ascoltarlo e giocare con lui (ad esempio con i giochi in scatola, tipo scacchi, dama, monopoli, carte, shangai, indovina chi, paroliamo, tangram, nomi cose animali, ques'ultimo è uno dei nostri preferiti e non dimenticate i crucipuzle e l'enigmistica per bambini, che a mio figlio non piace molto, perchè costa molta fatica) fare gite, mostre e musei.

Il valore della scuola è quello che si impara, non i voti che si ricevono e su questo dovranno lavorarci molto anche gli insegnanti.

Ora stiamo cercando il metodo di studio adatto, continueremo con l'aiuto di una persona esterna che si alternerà con me e con il fratello, costruiremo le mappe concettuali, per ora lo faccio io o la ragazza che lo aiuta, ma spero che dal prossimo anno riesca anche a farlo da solo.

Un'altra cosa che mi devo ricordare più spesso, ma per me è davvero dura...
"Il ragazzo ha molti insegnanti ma una sola madre e un solo padre. L'insegnante valuta, un genitore no.
Gli insegnanti passano, i genitori restano e devono essere il miglior alleato"

1 commento:

Mamiga ha detto...

I sensi di colpa, i rimorsi, la rabbia... ci sta tutto, ampiamente, a piene mani proprio. Poi basta però. Tirate un sospiro di sollievo, avete una risposta, d'ora in poi non può che migliorare (non risolvere, perchè lo sappiamo che non si risolve, ma l'atteggiamento con cui ci si accosta al problema ora sarà sicuramente sempre più positivo!). E' vero, i voti in pagella sono relativi, non sono indice di più o meno intelligenza. E da bambino intelligente quale è il tuo piccolo, saprà utilizzare al meglio anche queste nuove risorse che gli verranno offerte. La vita gliene darà ragione.
Non so se per l'età di tuo figlio ci sia qualcosa di adattabile, ma ho trovato sul sito di Mammafelice delle schede di esercitazione per i bambini disgrafici, da stampare. Ho scoperto che sono le stesse che la fisioterapista stampa per il mio, quindi collaudate :)
Un abbraccio cara.