Per questo venerdì del libro, vi consiglio una nuova autrice che ho apprezzato molto, che tratta il tema dell'infertilità sotto vari aspetti. Un tema molto delicato affrontato con la giusta ironia. Lo consiglio vivamente, non ve ne pentirete. Su Zebuk trovate la presentazione e la recensione nei prossimi giorni l'intervista all'autrice.
Intanto buona lettura."Ci sono figli cercati con un’ostinazione cristallina, perché il tarlo della loro assenza scava fino a occupare
tutto lo spazio di una vita. Quando Carla comincia a frequentare il «reparto delle donne sbagliate» scopre un esercito allegro e disperato di donne «normali», vitalissime, che percorrono la strada della fecondazione artificiale come la loro personale via crucis. Un eccentrico gineceo, ma soprattutto una specie di grande famiglia, di rete carbonara invisibile a occhio nudo, che protegge e sostiene.
Carla ha quasi quarant’anni, un compagno praticamente perfetto, un lavoro stimolante e un certo fascino. Ma non riesce ad avere un figlio. per una come lei, abituata a centrare l’obiettivo, il senso di fallimento brucia senza consumarsi. Perché l’ossessione della maternità si può affinare al punto da dare dipendenza. Le donne che Carla incontra quando tenta la fecondazione assistita stanno
tutte in fila, mese dopo mese, per eseguire lo stesso rituale: gli ormoni, il pick-up, il transfer, l’attesa. Conoscono il proprio corpo e i suoi segnali con una precisione maniacale. Usano un oscuro gergo da iniziate. Perché loro non aspettano un bimbo, « fanno la cova», non rimangono incinte,«s’incicognano».
Nel suo viaggio alla ricerca della maternità e di una forma di saggezza che pare sempre scivolarle fra le dita , Carla può contare su di loro, ma anche su due guide spirituali d’eccezione: Seneca, oggetto dei suoi studi di latinista, e nonna Rina, che prima di diventare solida come una quercia era stata fragile come un albero rinsecchito. Nonostante persino la Bibbia sia piena di vecchie sterili che all’improvviso riescono a procreare, Carla forse deve mettersi in testa che un figlio non è un diritto, come le dice Marco, il suo compagno, con quella sua franchezza generosa e un po’ leggera."
1 commento:
Ciao Angela, circa una settimana fa abbiamo ricevuto i tuoi semi, grazie mille!
ora ci prepariamo per la semina!!!
un bacione
Posta un commento