domenica 20 marzo 2011

Acciaio

Ho divorato questo libro della Avallone in pochi giorni. E' la storia di due ragazze, due adolescenti, Anna e Francesca, che vivono in Via Stalingrado,  a Piombino, in una serie di case popolari che ruotano intorno ad una fabbrica di acciaio, la Lucchini. Al di là del mare c'è l'isola d'Elba, un sogno sinonimo di serenità. ricchezza e pace. Anna e Francesca due amiche per la pelle, molto diverse tra di loro, la bionda e la mora, vivono la loro estate prima di iniziare le scuole superiori. Nonostante siano due belle ragazze non si può dire nulla del loro futuro, che non come molti pensano sarà per forza sarà legato alla loro bellezza, ma purtroppo  dipende anche dalle loro famiglie. La mamma di Anna è una femminista di Rifondazione e il padre, operaio all'acciaieria per poco, perchè troppo fantasioso ed amante della bella vita, insomma un pò scapestrato. Mentre la mamma di Francesca è una casalinga calabrese, che non fa altro che stare dietro alle richieste del marito, un uomo violento sia con lei che con la figlia. Intorno ruotano anche le storie di altri ragazzi che riescono comunque ad amarsi anche in un quartiere ostile come quello.  Non mancano i colpi di scena, un bacio da parte della migliore amica, che porta la fine di una grande amicizia; il lavoro per cui vivi che ti porta via la vita stessa. Un'adolescenza come ho letto : " mai vissuta, vinta, arresa e fusa come l'acciaio" .
Un bel libro molto intenso che vale la pena di leggere.

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